Rimarca la superiorità del Benevento, Elio Capradossi ai microfoni della Gazzetta dello sport ma, ci tiene a sottolineare anche la forza del suo Spezia, reduce da 13 risultati utili consecutivi, che valgono il terzo posto in classifica. “i Sanniti hanno numeri incredibili, ma vogliamo fare la partita perfetta e fare punti anche lì“.

In casa Spezia il morale è alto con una situazione ben diversa rispetto al girone d’andata, questo secondo Capradossi perché :”la squadra non ha gettato la spugna, e soprattutto grazie al lavoro di mister Italiano abbiamo cambiato atteggiamento. Il mister è speciale, ci martella ogni giorno e da motivazioni ad una squadra molto giovane.”

La svolta?: “probabilmente a Pescara Ricordo il triplice fischio e le facce di tutti dentro lo spogliatoio. Si percepiva che le cose sarebbero cambiate. Io il più anziano tra i difensori titolari? Penso sia una cosa bella e che mi responsabilizza e dimostra le potenzialità di un gruppo giovane. Ora stiamo giocando noi, ma il leader è Terzi, il capitano“.

Passato glorioso per Capradossi, vecchia promessa della primavera della Roma e dell’under 21 Italiana, carriera purtroppo segnata dal grave infortunio al legamento crociato. Il difensore classe 96’ ripercorre quei momenti: “faccio il mio esordio in Roma-Cagliari. Non dovevo giocare ma si fece male Manolas nel riscaldamento. Averlo vissuto all’improvviso ha reso tutto più bello. L’amichevole contro il Real Madrid e lo Scudetto Primavera? Ronaldo era uscito qualche minuto prima che entrassi, ho scambiato la maglia con Pepe. Lo scudetto Primavera è stata la perfetta chiusura del cerchio delle giovanili. L’infortunio al crociato con l’Under 21? Ci ho messo una pietra sopra. Mi ha fermato, ma anche formato“

E ancora su un ritorno in Serie A chiosa “la Serie A? Ci spero, tutti i giocatori hanno l’ambizione di arrivarci.“

Sul rapporto con Roma, lo stadio Olimpico e i Romani dice: “sono tornato all’Olimpico in occasione dell’addio di De Rossi. Ho di lui una stima infinita, per il giocatore che è stato e per come mi ha cresciuto. Il rapporto con gli altri romani dello Spezia? Con Marchizza e i gemelli Ricci siamo sempre insieme.“

Un pensiero anche alla sua terra di origine “l'Africa? È parte di me. Vado spesso a visitarla da turista, ma sono tornato anche nel luogo dove sono nato, per scoprire le mie origini.Il prossimo viaggio spero di farlo in Sudafrica.” 

Ed infine chiude con la promessa di un fioretto in caso di serie A per lo Spezia.

Sezione: In primo piano / Data: Gio 27 febbraio 2020 alle 12:51
Autore: Luca Russo
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