Ci penso da un pò, ma finora non ho avuto il coraggio di farlo. In realtà ci penso da quando ho cominciato questa mia piccola avventura su TUTTOBENEVENTO. I miei non sono articoli perché non sono un giornalista (o per lo meno ho deciso di chiudere il tesserino in un cassetto tanto tempo fa….), sono semplicemente i pensieri liberi, spontanei di un tifoso. Un tifoso del Benevento come tutti gli altri e che, come tutti gli altri, sta vivendo le emozioni di un momento magico, la prima fantastica stagione in B della storia con quelle magliette giallorosse che stanno facendo parlare l’Italia intera. Un sogno ubriacante da dividere con chi di quei colori ne ha fatto una passione vera, profonda, viscerale. Ci penso da un pò e ora ho deciso di farlo, perché poi certe volte basta una scintilla. “Per chi non c’è più”, così recitava uno struggente striscione inquadrato da Sky nella meravigliosa Curva giallorossa del Bentegodi. E’ stato un attimo e mi son detto: quella giallorossa è una famiglia meravigliosa ed ora, nel momento storico più alto del Benevento, come in ogni famiglia non si può non ricordare chi non è più tra noi ma che, sono sicuro ci guarda da lassù.

Alberto per tutti era il Maestro, se ne è andato poco più di un anno fa, quando la cavalcata che ha portato il Benevento in serie B non stava neanche sbocciando. Il suo nella famiglia giallorossa era un sorriso contagioso, anche quando il Benevento, come sempre, nelle partite importanti, quelle decisive, quelle del volo da spiccare faceva puntualmente flop, tipo quella terribile col Como. Ci ritrovavamo con lo sguardo, dicendoci tra noi: “E’ successo ancora, vabbè non vinceremo mai, basta non ci vengo più qua a soffrire”, con la consapevolezza chiara e netta che tempo qualche giorno e avremmo cambiato idea: chi ha preso il Benevento? Quando comincia il campionato? Il freddo alla notizia che Alberto se ne era andato è stato lancinante, ancora più lancinante quando per la prima volta ho varcato i cancelli del settore Distinti del nostro stadio, già sapendo che no, stavolta non ci sarebbe stato il sorriso di Alberto ad addolcire qualche pillola amara che quelle magliette giallorosse ogni tanto ci fanno buttar giù. Ma che stupido che sono stato a pensare una cosa del genere! Quanto ho sottovalutato la grande, immensa, famiglia giallorossa….e sapete perché? Perché Alberto in realtà c’era, c’è sempre stato e ci sarà sempre, con la sua immancabile sciarpetta al collo, non se ne è persa una di partita, c’era Auteri da incoraggiare, una squadra da sostenere, quella lettera da conquistare…l’ho sentito sempre lì e non ero il solo, noi della famiglia giallorossa abbiamo un sesto senso che ci accomuna, che varcato quel cancello ci lega in una maniera inspiegabile. Poi l’ho visto: era il 30 aprile, nello striscione che suo fratello Marco e i suoi amici hanno portato allo stadio nel giorno della festa ma soprattutto nei loro occhi gonfi di lacrime, che come tutte le lacrime è inutile spiegare, anzi direi impossibile, in quel giorno, a quell’ora, in quello stadio impazzito di gioia. Oggi, domani, sempre l’immagine di Alberto è viva, pulsante, sempre insieme a loro, in casa e in trasferta,  a Frosinone, a Verona, ovunque, perché gridare Forza Benevento e godersi una magia di Ciciretti insieme ad Alberto è tutta un’altra cosa.

Allora Antonio, come va a Bari, i bambini?”, era questa la domanda con cui Pio mi accoglieva quando, nelle mie puntate beneventane, mi capitava di fare capolino nel suo negozio di fiori nei pressi dell’ospedale civile, nel quale faceva sempre bella mostra di sé qualche gadget giallorosso. Il tempo di rispondere un “Tutto bene, si va avanti” che già sapevo quale sarebbe stata la domanda successiva : “Antò, che dici, ma questo è l’anno buono?” . Già, l’anno buono. Quante volte abbiamo sperato, sognato questo anno buono che non ne voleva sapere di arrivare. Pio ci ha lasciato più soli proprio nelle settimane in cui l’anno buono stava maturando il suo frutto più prezioso, nella settimana che precedeva la partita di Martina. Lì, in quel settore ospiti stipato all’inverosimile apparve uno striscione dedicato a lui perché la famiglia giallorossa vuole che i sogni li vivano tutti, anche chi ha abbandonato questa terra.

Non puoi essere tifoso del Benevento e non aver conosciuto Giovanni, colonna del dietro le quinte dello spogliatoio giallorosso, una vita ad occuparsi delle divise da gioco di generazioni di calciatori passati a Benevento. Discreto, sempre sorridente, orgogliosissimo di lavorare per il Benevento, mai un attimo di esitazione, di scoramento, negli anni felici ed in quelli di totale sbando societario, “Giuann” è sempre stato al suo posto, fin quando il buon Dio glielo ha consentito. Manca e mancherà a tutti, perché un personaggio così nel calcio moderno è pressoché impossibile. Fortunati noi che lo abbiamo avuto e che oggi il solo ricordarlo ci rallegra.

Alberto, Pio, Giovanni: tre storie di vita, tre percorsi in cui il giallorosso ha avuto un significato. Inutile citare i loro cognomi, la famiglia giallorossa sa di chi sto parlando, non c’è bisogno di aggiungere altro. Il campionato sta per entrare nella fase calda, ci stiamo per giocare un obiettivo tanto enorme quanto inatteso, le emozioni cominceranno a farsi forti, intense. Abbiamo voglia di viverle alla grande, ma sono sicuro che ognuno, come capita a me, varcando quei cancelli porterà con sé quell’amico, quel parente che, non me lo toglie nessuno dalla testa, lassù da qualche parte, in qualche modo,  insieme a Ciro e Carmelo, che proprio sabato scorso abbiamo ricordato alla grande,  ci guardano e ci mandano una carezza ogni volta che tutti insieme ci ritroviamo per tifare la nostra unica squadra del cuore.

In conclusione un abbraccio al mio amico Massimo, figlio del grande Gerardo Verdicchio, il mitico “Cibalgina”, alfiere di un meraviglioso Benevento d’epoca, scomparso pochi giorni fa. Sono sicuro che porterai sempre nel cuore il sorriso e la giovialità che ti ha trasmesso tuo padre, l’amore per quella squadra e quei colori, beh quelli so per certo che non sono nemmeno in discussione.

Un saluto a tutti, appuntamento a mercoledì prossimo, col coltello fra i denti nella trappola vercellese e come sempre FORZA BENEVENTO!!!!!

Sezione: VISTO DA EST / Data: Mer 15 febbraio 2017 alle 08:00
Autore: Antonio De Ianni
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