9 punti di vantaggio sulla seconda, 11 sulla terza (tenendo presente che 2 sono i posti che garantiscono la promozione in massima serie), campioni d'inverno con 3 giornate di anticipo, miglior attacco, miglior difesa,  11 clean sheet. Questi sono i numeri "monstre" del Benevento di Pippo Inzaghi, che fotografano al meglio il rendimento di una squadra che è un giusto mix di tecnica, tattica e sana "ignoranza". Si proprio così sana "ignoranza", che in gergo calcistico significa essere un gruppo mai domo e che non disdegna di indossare l'elmetto quando c'è né bisogno per tuffarsi nelle battaglie. Giallorossi che difficilmente quest'anno hanno affrontato qualche gara con il fioretto, che è stato debitamente messo da parte e sostituito con la proverbiale sciabola. Vedere anche a Livorno, la capolista, giocare contro l'ultima della classe, con la stessa rabbia agonistica di quando si affrontano i big match è qualcosa che conferma ancora una volta la voglia di questa squadra di non lasciare nessun punto per strada.

Il Benevento è una squadra che ti corre dietro fin dentro agli spogliatoi,  e che in ogni uscita mette in mostra lo spirito di questi ragazzi ormai sintonizzati su quello che chiede Pippo Inzaghi quotidianamente.

A proposito proprio di quel famoso "chi corr" che ad inizio campionato, e a cui il simpatico tifoso della Salernitana, Giovanni La Padula faceva riferimento nel parlare della nostra strega e che goliardicamente è stato adottato dai tifosi giallorossi che lo ricordano dopo ogni vittoria, beh, ripensandoci oggi, quelle dichiarazioni fanno sorridere, anche se bisogna dire, per onestà intellettuale, che forse non solo il buon Giovanni all'inizio della stagione, aveva mosso dei dubbi su questa squadra che invece sta dimostrando settimana dopo settimana tutto il suo valore anche grazie allo spirito indomito dei suoi interpreti che appunto con rabbia e con ferocia "ignorante" affrontano tutti gli avversari, che si chiamino Crotone o Livorno cambia poco.

Forse questo è il segreto del Benevento di Pippo Inzaghi, vincere una partita e rimanere saldamente con i piedi per terra. Tutti mentalizzati sull'obiettivo finale, tutti famelici nel raggiungere il risultato in ogni giornata. Al termine di ogni gara la dichiarazione ricorrente da parte di tutti è "non abbiamo fatto ancora niente". Umiltà, lavoro, spirito di sacrificio che stanno inorgogliendo anche il pubblico sannita che storicamente ha sempre premiato e seguito chi in campo suda quella maglia giallorossa tanto amata. E questo Benevento incarna a meraviglia tutto questo. E allora applaudiamo questi ragazzi e stiamo loro vicini. Questa squadra merita, affetto, vicinanza e supporto a partire da sabato prossimo quando al C.Vigorito arriverà la terza della classe, il Frosinone di Nesta, distante 11 punti dai giallorossi. Frosinone che evoca dolci ricordi nelle menti dei tifosi della Strega, che ricordano quel pomeriggio di 2 anni fa quando Ceravolo al 95° affossò i gialloblù condannandoli a giocare quei play off che erano addirittura in dubbio visti i 7 punti di vantaggio proprio dei ciociari sul gruppone che sperava di giocare la post season promozione, che poi sappiamo tutti come andò a finire.

Obiettivo della truppa di Inzaghi è fare il vuoto alle proprie spalle e chiudere in bellezza questo girone di andata e in generale il 2019 con più punti di vantaggio possibili sulle dirette inseguitrici. Si dice infatti che a gennaio comincia un altro campionato in concomitanza con l'inizio del girone di ritorno, ma ripartire al giro di boa con più punti di vantaggio possibili sulle dirette concorrenti sarà importantissimo in ottica obiettivo finale. Proprio per questo, bisogna stringersi tutti intorno a questi ragazzi e supportarli nel raggiungimento di questo primo obiettivo. È il momento di gridare ancora più forte Forza Benevento.

Sezione: L'EDITORIALE TB di C.Calicchio / Data: Mar 17 dicembre 2019 alle 12:45
Autore: Cosimo Calicchio
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