Ricorderete tutti il caso dei due calciatori del Cosenza, Bruccini e D'Orazio, che lunedì scorso rifiutarono la convocazione per Verona, dove la squadra calabrese ha affrontato il Chievo Verona (partita "regolarmente" disputata). I due motivarono la scelta di non partire con la squadra per il Veneto con la paura di contagiare le rispettive compagne in dolce attesa.

Inizialmente la reazione del Cosenza fu piuttosto stizzita: "La Societá Cosenza Calcio, in merito alla mancata partecipazione alla trasferta di Verona da parte dei calciatori Sig. Mirko Bruccini e Sig. Tommaso D’Orazio, i quali, pur regolarmente convocati per la partita Chievo – Cosenza hanno rifiutato di imbarcarsi con il resto dei componenti della squadra e dello staff, si riserva di assumere nei riguardi dei predetti tesserati ogni più opportuna iniziativa".

Il passare dei giorni e l'aggravarsi dell'emergenza Coronavirus ha spinto, evidentemente, il Presidente Guarascio a fare una riflessione un po' più profonda e a prendere una decisione diversa rispetto al comportamento dei due: "Abbiamo capito la situazione riguardo ai due ragazzi. Contrariamente a quanto annunciato nel comunicato non saranno multati. Sospensione? Bisognava pensarci prima. In due giorni abbiamo affrontato due zone rosse. La sanità italiana è un problema, questo deve essere un monito per il futuro".

Sezione: News H24 / Data: Ven 13 marzo 2020 alle 10:32
Autore: Gerardo De Ioanni / Twitter: @@GerardoDeIoanni
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